sabato 19 gennaio 2013

INTERVISTA AL SIMBOLO DEL CICLISMO EROICO: LUCIANO BERRUTI


quando è nato la passione per il ciclismo eroico?
- da piccolo , quando passava il giro nel mio paesino era una giornata di festa grande. Era bellissimo vedere la carovana e poi tutti i ciclisti arrivare insieme vestiti di tutti i colori
Quindi la passione in me è rimasta da quel tempo. Anni dopo ho avuto l'occasione di acquistare una bici d'epoca ed è stato come gettare della benzina sul fuoco. È ripartito tutto da li...
 preferisci la meccanica o il corridore di una bicicletta d'epoca?
- Gli aspetti del ciclismo eroico sono tutti molto interessanti. La tecnica e l'evoluzione del mezzo meccanico è affascinante e piena di soluzioni e tra qualche anno nessuno ne saprà più niente. È anche da dire che ci sono aneddoti di corsa che lasciano senza fiato, ti commuovono e ti lasciano esterrefatto
 al tuo bellissimo museo quante bici possiedi,dove le hai trovate e cosa sono per te?
- Nel museo sono esposte 70 bici circa, ma ne possiedo più del doppio. Ci sono voluto anni per arrivare a questo numero , molte me le hanno donate amici ed appassionati vedendo la cura la passione e la competenza con le quali le ristrutturo e le tratto
Per me sono un modo per ricordare ed onorare la storia del ciclismo e tutto ciò che di più sano rappresenta , sudore fatica sofferenza ed amore x questo meraviglioso sport
 oltre ad essere un eroico,sei campione di ciclocross,preferisci ciclocross o il ciclismo eroico?
- Il ciclocross mi appassiona perché è un mix tra forza bruta e tecnica di guida, l'ideale per me. Non ho mai amato i tatticismi e ho sempre corso d'istinto non avendo mai grandi risultati su strada . Il cross e la MTb mi hanno dato la possibilità di togliermi qualche piccola soddisfazione nel campo amatoriale
 cosa ne pensi dei giovani come me che si avvicinano a questa passione?
-È una bella cosa che ragazzi giovani come te si interessino al ciclismo del passato. Spero che in te rimanga sempre accesa la curiosità per il ciclismo d'epoca e che la tua passione contagi anche altri ragazzi
cosa ne pensi del blog?
-Bello il blog, vai avanti così

martedì 15 gennaio 2013


INTERVISTA al cicloeroico Alessio Berti,vincitore del GIDE

                                               

QUANDO TI SEI AVVICINATO ALLE BICI D?EPOCA O ''VINTAGE''?
- da sempre, mio padre e mio zio mi raccontavano di Baldini e di Pasqualino Fornara invece di Cappuccetto Rosso o Biancaneve
DOVE HAI TROVATO LE TUE MITICHE BICI?
- Ho battuto a tappeto tutto il Cittadellese, Una Frejus l'ho trovata in soffitta di un emigrante francese rientrato dopo 40 anni, una Atala me l'ha venduta Gianni Ricci, la Legnano con cui ho vinto il GIDE me l'ha regalata un amica di Torino e me l'ha restaurata il mitico Alberto Paccagnella, l'Ancora anni 20 arriva da Modena, una Legnano del 67 arriva appunto da Legnano....mi fermo qui
QUANTI GIDE HAI VINTO?
-2012 l'anno scorso sono arrivato secondo di categoria invece quest'anno ho vinto la classifica assoluta.
CHE CICLISMO PREFERISCI,EROICO O MODERNO?
- come ciclista provengo dalla mountain bike e da cicloclocross, ma l'Eroica mi ha permesso di slatentizzare una cosa che avevo nel mio DNA, perciò amo il ciclismo in genere ma adoro il ciclismo eroico e la storia del ciclismo vissuto dai nostri avi.
Mi piace l'idea che raccontare il ciclismo del passato e rievocarlo possa essere importante, perchè le nostre radici sono alla base del presente e del futuro, per qualsiasi cosa ciclismo compreso.
 COSA NE PENSA DEI GIOVANI CHE SI AVVICINANO A QUESTA PASSIONE?
 -I giovani per il momento sono ancora pochini, però sto notando un certo movimento, spero di dare una mano ai meno anziani a riscoprire questo nuovo vecchio mondo di interpretare il ciclismo.
LE BICI LE RIPARA AUTONOMAMENTE?
-Le mie bici nel limite del possibile le riparo da me, per il restauro però mi avvalgo di professionisti, Io sono per lo più uno storico non un collezionista ne tantomeno un restauratore.
COSA NE PENSA DEL BLOG?
 -Il Blog è una risorsa importante, dove ogniuno può chiedere, attingere o consigliare a sua volta, insomma è uno strumento prezioso.





sabato 12 gennaio 2013

venerdì 4 gennaio 2013

TOURING BIANCHI tipo graziella

nuovo arrivo,questa bella touring prodotta dalla bianchi modello T.G.20,tipo graziella,conservata e funzionante.LA BICI é IN VENDITA (contattare bicidepocariparazioni@gmail.com)



mercoledì 2 gennaio 2013

NUOVE PAGINE.

Come avrete visto,nel blog sono arrivate nuove pagine laterali: CONTATTI (per inserire le vostre bici,oppure per mandare foto per il mercatino) INTERVISTE (interviste di ciclisti eroici) MERCATINO( dove potete vendere bici o pezzi di ricambio)STORIE DELLE CASE DI BICI (dove vi sono le storie delle case produttrici di biciclette,locali e non)PARERI E MIGLIORAMENTI DEL BLOG(dove potete dire la vostra sul blog,e perchè no,anche aiuti per migliorarlo).

BUONA NAVIGAZIONE.

martedì 1 gennaio 2013

BERGA condorino gran sport.

l'amico Stefano (che voglio ringraziare per la viva collaborazione con il blog) ci mostra questa bellissima condorino Berga,elegante e conservata,che monta un bel cambio gran sport prima serie a 3 velocità,impianto luce Radius
tutto marcato dai dadi (con una B,a differenza della bianchi il dado ha lo sfondo rosso), ai pedali, al movimento centrale.
Stefano gentilmente ci mostra la storia di questo elegante marchio (visibile di seguito alle foto della bici o nella pagina STORIE DELLE CASE DI BICI).


<<La Berga era una marca vicentina famosa negli anni eroici che costruiva bici di alta gamma che non sfiguravano al cospetto delle più blasonate Bianchi, Dei o Legnano. Il nome deriva dalla passione del fondatore Giovanni Paulon  per la lirica e di conseguenza le diede il nome del teatro romano di vicenza appunto il teatro Berga. Fu fondata da Giovanni nonno dell’ attuale proprietario nel 1913  e il marchio depositato nel 25 ed è ancora brevettato . Con le biciclette Berga gareggiarono tra gli altri Cleto Maule e Imerio Massignan prima di approdare al professionismo , quando militavano nel Veloce Club Vicenza. Il figlio di Giovanni Antonio portò avanti la passione del padre diventando presidente del Veloce Club Vicenza e sponsorizzando varie gare fino a sfociare nell’organizzazione del Gran Premio Berga degli anni 50 trofeo su 10 gare nell’arco della stagione. L’ attività nei primi anni 90 viene trasferita dal nipote Giuseppe dal vecchio negozio nella centralissima via Manin a Cavazzale e la produzione diventerà sempre più commerciale perdendo la qualità che la rese famosa.>>